martedì 6 maggio 2008
Contratti: Confindustria vuole un nuovo modello contrattuale
lunedì 28 aprile 2008
La Sinistra e il coraggio di cambiare
Ogni sforzo deve essere proteso a costruire una Sinistra nuova, davvero, (forse l'aver fatto questo solo in minima parte in campagna elettorale è la ragione principale della nostra sconfitta), che va in piazza per protestare ma anche per proporre, che si candida a governare e non si crogiola nell'opposizione, che più che simboli e parole d'ordine ha a cuore i problemi della "gente comune", oggi davvero senza difese.Si lascino stare falci e martello, masse popolari e mezzi di produzione, ritorno del comunismo: sono la mia, come la storia di tanti, ma il presente è altra cosa. Restiamo saldi nei valori ma non mummifichiamoli in simulacri inutili.In questo senso voglio rivolgere un appello a tutte le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista, franco ma rispettoso dell’autonomia e della storia di una formazione politica importante per tutta la Sinistra italiana. In un momento come questo, di forte crisi e disorientamento, non guardatevi dietro, non rinchiudetevi in “riserve” identitarie, ultima spiaggia per le specie in via d’estinzione. La Sinistra, come ha detto giustamente Nichi Vendola, ha bisogno di un orizzonte di innovazione e non di un fortino delle antiche certezze in cui rinserrarsi. E, allo stesso momento, venga aperto un tavolo di riflessione comune non solo con il Pd ma anche con tutte quelle forze politiche e sociali, senza esclusione pregiudiziale alcuna, per costruire un’ipotesi, oggi, di opposizione ferma e decisa al governo Berlusconi ma soprattutto, domani, di governo responsabile ed unitario del Paese.Questo a maggior ragione se si considera il dato, fondamentale e forse l’unico ricorrente, di queste elezioni è quello che si sconfigge Berlusconi solo se tutte le forze che gli si oppongono si presentano unite, rinunciando a rigurgiti di campanile inutili.In questo scenario che ognuno faccia la sua parte: la Sinistra, nelle sue forme più diverse, lasciando da parte intellettualismi inutili e quel pizzico di presunzione di purezza d’analisi e di purezza di pedigree politico, il Pd abbandonando fallimentari illusioni di autosufficienza e cieche voglie di protagonismo solitario. Non può essere più la gente comune a pagare sulle proprie spalle interessi di parte, lotte di palazzo o guerre di bandiera.Può sembrare difficile in queste ore in cui dal Pd si loda la semplificazione del panorama politico e si strizza troppo precipitosamente l’occhio verso l’Udc di Casini ma anche di Totò Cuffaro; e, mentre allo stesso momento, dalla Sinistra si levano forti critiche a Veltroni, ma è l'unica via che abbiamo. E' questo che ci chiedono gli elettori, non ascoltarli sarebbe un reato.
sabato 19 aprile 2008
Quale sinistra 2
Dice bene Marco,bisogna ritornare fra la gente e lasciare alle spalle questa triste storia elettorale.
Quella della sinistra arcobaleno,è stata nel bene e nel male una esperienza politica positiva,per quando mi riguarda,dove quattro forze politiche della cosidetta sinistra radicale,hanno unito le forze per contrastare il cosidetto voto utile,propugnato da Pd e Pdl.
Non è bastato perchè la gente ha votato utile,ho perchè la nostra proposta è parsa ai più inutile?
Non c'è stato il tempo materiale per costruire una sinistra unita,questo è il problema,è le nostre istanze sono sembrate flebili e inutili.
Bisogna ripartire dalla debacle,o tentare un altra via,più vera e meno edulcorata?La risposta non è facile,e nei prossimi mesi tanta carne verrà messa a fuoco nei rispettivi partiti.
Quello che chiedo e penso e di salvaguardare il "patrimonio umano" protagonista in questa strana campagna elettorale,perchè è da li che bisogna ripartire,dalla gente e dai loro problemi,e non dagli interessi di partito che non interessano più a nessuno!
giovedì 17 aprile 2008
Quale sinistra?
La sinistra italiana stà correndo il rischio di sparire definitivamente. Al posto di rimboccarsi le maniche e ricominciare a stare tra la gente e capire quanto è successo, si rintana tra le mura delle sezioni e continua a parlasi da sola... e questo la dice lunga su quanto stà accadendo a livello nazionale. Più che i simboli (che sono cari anche a me) bisognerebbe parlare di contenuti. E di una nuova classe dirigente che sappia interpretare al meglio la nostra complessa società.
Credo che un errore della sinistra italiana vada ricercato nel fatto che abbiamo aspettato troppo e siamo arrivati alle elezioni con un cartello elettorale e come tale visto dagli elettori come una cosa inutile.
Non siamo stati nemmeno in grado di avere un vero rinnovamento dei candidati e tutti, sottolineo tutti, abbiamo utilizzato il manuale Cencelli e ci siamo spartiti i posti nelle liste.
Non credo che ci sia bisogno di ritornare nelle sezioni, bisognerebbe andare tra la gente e con loro rilanciare un senso di società nuovo che sappia interpretare veramente i bisogni delle persone.
In ogni caso si stà perdendo ulteriore tempo. A ottobre ci saranno le regionali, facciamoci trovare ancora una volta impreparati! Perchè temo, che falce e martello o no, subiremo ancora una disfatta!
Se vogliamo ricostruire e dare un senso a una Sinistra in Italia e penso anche io che lo si debba fare, dobbiamo farlo in fretta e non frazionati, dicendo dei no sulle questioni sociali ed etiche, ma anche dare risposte serie a chi pensiamo di rappresentare.
Dal risultato elettorale dobbiamo ripartire e subito. Se vogliamo costruire una Sinistra in Italia (e, nonostante l'esito elettorale, io credo fortemente che si debba fare) dobbiamo farlo in
fretta e non frazionati, dicendo dei no, ma anche a gran voce quali sono le nostre proposte alternative (invece noi abbiamo in alcuni casi detto solo NO e in altri siamo stati troppo timidi nell'elencare i nostri progetti).
Sono questi i momenti in cui bisogna RESISTERE perciò non "ripartiamo da rifondazione", ma dal progetto (anche se nato male) di UNA sinistra italiana UNITA.
martedì 8 aprile 2008
SA. Pecoraro: campagna Pd-Pdl antidemocratica e prevaricatrice
“Hanno cercato di impedire alla Sinistra arcobaleno di fare la campagna elettorale e di far conoscere i propri progetti. Il voto deve essere utile per la gente e non per i poteri forti in questo Paese': lo ha detto stamani il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio a Genova in una conferenza stampa nell'ambito di un'iniziativa elettorale. 'Il voto alla Sa serve contro il precariato, per i giovani, per le donne, per gli anziani, per un ambiente piu' pulito e per la laicita' dello stato - ha spiegato il leader dei Verdi -. Se uno crede in queste cose l'unico voto a disposizione e' quello di sinistra e ambientalista'. Parlando della campagna elettorale Pecoraro Scanio l'ha definita 'brutta perche' la legge elettorale e' sbagliata. Noi ci batteremo per reintrodurre le preferenze. Non e' giusta questa legge che allontana i cittadini dalla politica'. Aggiungendo poi: 'Pd e Pdl in tv hanno fatto una campagna antidemocratica e prevaricatrice. Ora vorrebbero costringere il ministro Amato a cambiare la scheda. Questo e' indecente e non puo' essere tollerato'. (Ansa)